Skip to content


non di certo per la nostra sicurezza

NON NEL NOSTRO NOME…
e non di certo per la nostra sicurezza.


È vero, noi donne ci sentiamo molto insicure in questo momento, in questo paese: la precarietà, che ci tiene attaccate a un filo,la munnezza che ci ammazza lentamente, la possibilità di perdere improvvisamente tutti i diritti che abbiamo conquistato in anni di lotte, la violenza domestica, prima causa di morte per le donne, l’impossibilità di denunciarla.
Ciò che ci indigna su tutto, è l’ipocrita ed ideologica strategia di queste politiche istituzionali, che strumentalizzano il malessere dei cittadini per perpetuare un controllo sempre più opprimente sui corpi e sulle scelte.
Ma ciò che più ci impaurisce è vedere il nostro paese correre a balzi indietro nella storia.
L’attacco ideologico delle destre (aiutate da una sinistra incapace di rappresentare minimamente gli interessi e le preoccupazioni reali) non ha limite: dall’attacco all’autodeterminazione delle donne a quella dei popoli, dalla precarizzazione e insicurezza lavorativa alla cacciata dello straniero come principio di ogni male.
Oggi destre e vaticano vorrebbero costruire un paese fascista, xenofobo e sessista utilizzando l’insicurezza che loro stessi hanno seminato:la guerra dei pezzenti!
La persecuzione dei rom è un passaggio importante che segna l’inizio di questa regressione culturale. Oggi alla razza si sostituisce il concetto di cultura, ma il desiderio di azzerare qualunque diversità resta sempre lo stesso. Così che tutti i diritti si sgretolano sotto il peso di un unico dovere: LA FAMIGLIA.
Questo è quanto accade in un paese dove è stato cancellato il Ministero della Salute e viene conservata e tutelata ogni impostazione familistica nella costruzione del Governo. Ben lo sa e lo rivendica con orgoglio la ministro delle ZERO opportunità Mara Carfagna che dichiara (sotto ispirazione divina per intercessione del Papa a braccio teso) che in Italia già "troppo fu concesso ad omosessuali e all’aborto, è giunto il momento di una seria politica per la famiglia".

Ecco, è questo a farci davvero paura! Lo dovrebbe sapere Carfagna (e più in generale il governo di cui fa parte), che ha tentato di sfilare in piazza alla manifestazione del 24 novembre dove noi donne abbiamo detto chiaramente che l’assassino ha le chiavi di casa. Oggi come allora ribadiamo che la loro politica è "la benzina sui campi che la gente va ad accendere" e che non saremo disponibili ad accettare, alcuna stretta repressiva, alcuna ronda, alcun editto razzista, alcun pacchetto in nome della nostra sicurezza.

Solidarietà con tutte/i i rom.

Posted in Generale.