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DONNE PER UNA DIFESA DEL LAVORO DELLE DONNE

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Per le ADESIONI     difesalavorodonne@gmail.com

 

 

 

L’impegno del governo Berlusconi
per ridurre ulteriormente i diritti del lavoro salariato sembra puntare alle
donne con particolare sadismo.  La
detassazione dello straordinario è stata finanziata con i fondi destinati ai
progetti e ai centri contro la violenza. E’ stata cancellata la legge contro le
dimissioni in bianco. Si preparano l’abolizione del diritto alla pensione di
vecchiaia a 60 anni, la riduzione del tempo dei congedi di maternità, un
peggioramento delle condizioni del lavoro notturno.

Il problema riguarda nello stesso tempo movimento femminista
e movimento sindacale, sindacati di base e CGIL, lavoratrici stabili e
precarie, donne giovani e meno giovani.

Noi proponiamo prima di tutto di unire
per un momento le forze
, facendo cadere le obiettive distanze e pensando
iniziative comuni o che vadano nella medesima direzione.

Proponiamo che le manifestazioni
per l’8 marzo
abbiano al centro i temi del rapporto tra donne e lavoro,
respingano gli attacchi che si preparano e quelli già passati.

Non tocca a noi elaborare
piattaforme, che del resto richiedono discussioni più approfondite di quelle
che le nostre diverse appartenenze e i tempi stretti ci abbiano consentito.

Chiediamo solo a tutte l’impegno
di un mese per discutere, elaborare e propagandare un progetto femminista di
difesa
delle donne che lavorano, si formano, sono in pensione o si
preparano ad andarvi.

Avvertiamo l’esigenza di
coinvolgere nella resistenza il numero maggiore possibile di lavoratrici e
giovani donne in formazione
. Pensiamo per questo che le sole manifestazioni
dell’8 marzo non siano sufficienti.

Siamo consapevoli delle estreme
difficoltà del momento e non vogliamo fare appelli velleitari per iniziative
che non saremmo in grado di realizzare.

Ricordiamo solo che in altri
paesi d’Europa il problema è stato affrontato (e talvolta anche con successo)
facendo apparire sulla scena politica un soggetto femminista visibile.

Sono stati fatti presìdi di
donne.  Sono state organizzate marce da
un luogo di lavoro all’altro e iniziative di teatro di strada nei principali
quartieri delle città.

Nei primi anni Novanta in
Svizzera uno sciopero di sole donne (in alcuni settori di pochi minuti e quindi
sostanzialmente simbolico) è diventato un evento anche mediatico e ha garantito
la riuscita di una grande manifestazione.

La
costituzione di un soggetto femminile visibile che si faccia carico anche
dei problemi del lavoro delle donne ci sembra oggi l’assoluta priorità. Per
questo ci proponiamo di evitare due atteggiamenti. Quello di eccessiva prudenza
in un momento in cui a star ferme c’è tutto da perdere. Quello che coniuga
obiettivi di grande valore e spessore con pratiche settarie che riducono ai
minimi termini  la possibilità di
praticarli.

 

PRIME FIRME
:

Margherita Napoletano (SDL intercategoriale, RSU  San Raffaele, Milano; Delia Fratucelli (direttivo CGIL
Piemonte); Margherita Recaldini (SDL intercategoriale,
coordinamento nazionale, RSU Comune di Brescia),Eva Mamini
(Direttivo provinciale FIOM Bologna; Donatella Biancardi (SDL
Intercategoriale giunta Regione Lombardia, delegata RSU); Maxia Zandonai (giornalista,
esecutivo nazionale USIGRAI); Rosella Manganella (SDL intercategoriale,
coordinamento nazionale); Donatella  Benini (operaia RSU, FILCEM, Brescia); Licia Pera (RDB/CUB ARES
118) 9; Rita Barbieri (RSU ITALTEL); Giuliana Righi (segreteria
regionale FIOM, Emilia Romagna); Eliana Como (FIOM nazionale); Adriana Marafioti (RDB
Università Statale di Milano); Vilma Gidaro (delegata RSU CGIL
ICCU); Lea Melandri, Maria Grazia
Campari, Rosa Calderazzi, Lidia Cirillo (Collettivo di Porta Nuova,
Milano); Danila Baldo, Laura Coci, Rita
Fiorani, Daniela Garibaldi, Emanuela Garibaldi, Elisabetta Invernizzi, Roberta
Morosini, Danila Verdi (IFE) 
Sabrina Bagnaschi (Iniziativa Femminista europea); Nadia De Mond, Paola Manduca (Marcia
Mondiale delle Donne
); Chiara Bonfiglioli (ricercatrice)
Giovanna Mancini (giornalista)   Carmen
Di Salvo (avvocata femminista)  Laura
Mulassano (Università Milano-Bicocca) Marilisa Verti (Associazione
Lombarda Giornalisti)  Francesca
Zajczyk (Università Milano-Bicocca);  Michela Puritani, Tatiana Montella, Angelita
Castellani, Claudia Lo Presti, Elisa Coccia, Laura Emiliani, Cristina
Giardullo, Sara Farris, Donatella Coppola (Collettivo femminista La Mela di
Eva)
; Chiara Fornaro, Anna Maria
Tallone, Stephanie Lugaldo, Iside Dogliani, Martina Riberto (Circolo Aura
de Cor di Caraglio
);; Irene Sestili, Giulia Paparelli (Coordinamento
dei Collettivi universitari, La Sapienza
, Roma); Enrica Paccoi (Associazione
Yakaar Italia-Senega
l); Valentina Scopone, Anna Maria
Appiano, Elisa Scardaccione, Giulia Baraldi, Paola Baronchelli , Luisa Stendardi,
Pina Sardella, Rosalba Casiraghi, Renata Segalini, Albina Guizzo, Cristina
Frongia, Grazia Musella, Michela Iocca, Clotilde Langella, Eva Marino, Daniela
Loiacono, Dolores Morondo (Università di
Urbino
); Chiara Siani, Nina Ferrante, Vera
Guida, Alessandra Pirera , Lia Barillari, Tonia Cioffi (Collettivo Degeneri,
Napoli); Collettivo Le Onde (Salerno);Francesca Feola, Marta Marsano,
Maria Arcucci, Maria Rosaria Fiorentino, Giulia Marino (Collettivo lgbtq
Tiresi@
); Carmen Crispino (Collettivo
lgbitq Sui generis
, Roma); Roberta Martini, Valentina
Violini (Famiglie Arcobaleno, Pinerolo);  Tania La Tella, Daniela Amato (Centro Donna
L.I.S.A.); Collettivo Primule Rosse
(Cuneo); Donne delle Sinistra (Cuneo)

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