Skip to content


“CORPO DI STATO”…!?

verso il

 

Sembra
semplice! Il governo e il clero volevano "salvare la vita di Eluana".
Le persone che la amano invece "l’hanno uccisa". Addirittura lei stessa
voleva morire, almeno stando al ricordo che suo padre conserva di una
sua diretta volontà…
Il governo invece è "misericordioso" e non
vuole fare "omissione di soccorso". Questi ministri… Quasi non sembrano
le stesse persone che proprio una settimana fa hanno deciso che i
medici possono denunciare gli immigrati irregolari quando vanno a
curarsi! Che lasciano disperse in mare migliaia di persone. Che
tagliano le spese della sanità perché tanto i ricchi vanno a curarsi
all’estero. Che fanno la guerra in Afghanistan e appoggiano il massacro
in Palestina…
Che strane persone questi Ministri: Chi è morto lo vogliono vivo, chi è vivo lo vogliono morto!!

Il
governo insomma voleva "salvare la vita di Eluana" e ora vorrebbe
"salvare le nostre", tutte, per legge, impedendoci di morire sempre e
comunque, costringendoci all’alimentazione obbligatoria in ogni caso!

In attesa di una legge sul "testamento biologico" che non faranno mai…
 
Ma di chi é e che cos’è la vita?!
Nelle parole del Vaticano
o di Berlusconi la vita di Eluana non le apparteneva più. Apparteneva
allo Stato, apparteneva a Dio o per lo meno a chi dice di agire in suo
nome… Per loro Eluana non aveva diritto di decidere sulla sua vita e le
persone che la amano non potevano chiedere per lei una fine degna. Dopo
17 anni (!!) di vita vegetativa e di degrado fisico, senza alcuna forma
di attività cerebrale cosciente, senza nessuna speranza medica di
riprendersi, senza nessuna consapevolezza di sé. Eluana oggi ha voce
solo nella memoria delle persone che l’hanno conosciuta. Ma il governo
e la chiesa non potevano rinunciare a manipolare il suo corpo per farne
il feticcio della loro potenza! Perché se un tempo il potere era
soltanto quello di dare la morte, oggi il vero potere è quello di
controllare e gestire la vita. Usando la tecnologia non per migliorare
l’esistenza degli esseri umani nella loro concreta autodeterminazione,
ma per sottrarre a loro stessi il controllo della propria esistenza.

Dov’è la pietà in tutto questo!?

E infatti non c’è nessuna pietà. Berlusconi, che suo malgrado è una
persona sincera, finisce sempre per scivolare sulla verità: "Eluana è
viva. Potrebbe fare dei figli". Se non esiste più come persona potrebbe
sempre esistere come incubatrice… cosa importa se Eluana volesse o no
avere un figlio!?
E cosa importa alla chiesa, per la quale le donne
non avrebbero mai dovuto avere il diritto all’aborto e
all’autodeterminazione della propria maternità!?
Certo nell’isterica
aggressività con cui speculano sul corpo di Eluana e sul dolore di chi
l’ama c’è anche altro: la "vicenda Englaro" è un ottimo diversivo per
l’opinione pubblica allarmata dalla crisi economica e da politiche che
garantiscono solo banche e finanzieri. E’ un ottima copertura per il
cammino parlamentare del disegno di legge che vuole il controllo del
governo sulla magistratura. E sicuramente Berlusconi ha visto nel
conflitto con Napolitano l’occasione per coinvolgere anche la Chiesa in
una forzatura degli assetti Costituzionali. In direzione di quel presidenzialismo autoritario e antidemocratico
che è un suo grande obiettivo. Il discorso pubblico di Berlusconi è
semplice: "Se i tribunali hanno deciso di dar ragione a Giuseppe
Englaro e il presidente della Repubblica mi impedisce di intervenire,
io devo poter cambiare le regole del gioco…! In nome del mio potere
plebiscitario e della benedizione della Chiesa…".

Ma come col
"pacchetto sicurezza", sarebbe un errore pensare che la storia di
Eluana e ora la legge sull’alimentazione forzata siano usate in maniera
esclusivamente opportunista e strumentale, minimizzando così il merito
della vicenda. Intorno ai nostri corpi si combatte la battaglia per un
assetto fondamentalista dei poteri, per l’affermazione di un vero e
proprio "bio-potere". Ed è evidente che lo scontro non riguarda solo la
"fine" della vita, ma il suo generale controllo, specie in tempi di
crisi e di possibili ribellioni…
E’ questa la fotografia di
un’attività legislativa che in questi anni ha mescolato ossessione
securitaria e oscurantismo culturale, in un compromesso (non sempre
pacifico) tra lo Stato e il clero: dalle impronte digitali alla
schedatura del DNA alla legge 40 contro la fecondazione assistita. Con
il centrosinistra schiacciato su posizioni simili al centrodestra.
E’
per questo che il nostro paese non conosce misure minime di civiltà
come il testamento biologico, il rispetto dei diritti delle coppie di
fatto, di quelle omosessuali ecc.

Eluana e i suoi cari hanno subito una "violenza inaudita" (per ricordare le parole di Geppino Englaro).
La resistenza di Geppino Englaro in questa situazione
e con queste pressioni è stata eccezionale. Avrebbe potuto scegliere la
scorciatoia dell’ipocrisia, delle soluzioni "silenziose" come fanno
tanti.

Ha deciso di rendere pubblica una scelta che parla alla
libertà di tutti/e noi. E che ci da una possibilità contro l’estremismo
clerico-fascista: no alla legge sull’alimentazione forzata! Giù le mani
dai nostri corpi!

Posted in Generale.