“Mie simpatiche lettrici, ci sono modi sicuri per sapere se siete femministe e non dovete spaventarvi se lo siete. E ci sono parecchie tipologie femministe, tanto che non dovete temere di restare da sole qualsiasi sia il gruppo a cui vi riconoscete. Volete eguaglianza e giustizia sul lavoro? Rompere il cosiddetto “soffitto di vetro”? Volete cambiare il concetto stesso di potere, decostruire i ruoli sessuali, formare una famiglia differente da quella tradizionale, smantellare l’oppressione in tutte le sue forme? Siete femministe, va da sè. Siete le eredi e le continuatrici di coloro
che dissero: il personale è politico, che organizzarono gruppi di autocoscienza e furono le varie innovatrici di linguaggi e relazioni. Le battute misogine vi mandano fuori di testa? Non preoccupatevi, siete semplicemente femministe, va tutto bene. Avete detto qualche volta frasi del tipo: “Non sono femminista, ma ho partecipato alla manifestazione contro la violenza sulle donne”, “Non sono femminista, pero’ ritengo che non si possano obbligare le donne a…”, “Non sono femminista, ma credo che le donne possano… abbiano il diritto…debbano essere considerate…”?
So di darvi un piccolo dispiacere, ecco, respirate un attimo, rilassatevi: siete femministe!”
