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Orgogliose di cosa?

Orgogliose di cosa?



Di non fare parte di quell’unica minoranza ricca maschia bianca
eterosessuale cristiana e in buona salute che detiene il potere e che
produce crisi.

Siamo lesbiche femministe trans donne, disoccupate,
froci, frocie, sieropositive, lavoratrici, migranti, studentesse,
puttane, precarie

&rappresentiamo la realtà politicaantifascista, antirazzista,
antisessista napoletana
.

Il 30 maggio si terrà a Napoli il pride organizzato dalle associazioni
culturali e dalle lobby gay. Alcuni interessati alla solita
speculazione commerciale, altri ad utilizzarlo come passerella
elettorale. Lo stesso giorno a Roma si terrà il summit del G8 su crisi
sicurezza e migrazioni.

Quel giorno non resteremo a guardare:
scenderemo in piazza e lotteremo tutte per rivendicare i contenuti
politici di cui il pride non può fare a meno.

Siamo il pride
antifascista:

soprattutto ora, che la solita oppressione si trasforma in repressione
e viene istituzionalizzata per legittimare la risposta reazionaria alla
loro crisi. Le ronde, le leggi razziali, la disuguaglianza dei diritti,
lo smantellamento della sanità pubblica e la privatizzazione delle
università, il controllo dei nostri corpi. A tutto ciò il vaticano
fornisce la legittimazione culturale fondata sul quell’ ordine naturale
e morale, che colpisce i nostri corpi e la nostra possibilità di
autodeterminarci.


Siamo il pride antirazzista:

nel paese dei rimpatri, dei centri di identificazione, permanenza e di
espulsione, siamo sicure che per difendere i diritti di tutte contro la
violenza (sui corpi e sull’autodeterminazione) -risposta reazionaria ad
un senso di insicurezza che pervade e legittima ronde e aggressioni-
bisogna togliere le maschere una volta per tutte. Ora che la destra
istituzionale utilizza tutte le idee di quella estrema, bisogna
ripetere che l’immigrazione per noi non è un problema ma una ricchezza,
che il neo-colonialismo e lo sfruttamento che ne dipende ci fa schifo.
Vogliamo l’apertura delle frontiere e cittadinanza per tutte; le nostre
diversità sono la nostra forza.


Siamo il pride antisessista :

Femministe e queer vengono dalla stessa lotta – anche se pare che gli
organizzatori del pride lo vogliano ignorare- perchè il sessismo è
l’oppressione sistematica che ci colpisce tutte, sempre.

« Sei un uomo/sei una donna » a questo rispondiamo : siamo quello che
ci piace, non ci fidiamo della « natura ». Al ruolo imposto dall’
etero-patriarcato, quello della bella casalinga eterosessuale
procreativa, quella che sa fare il cibo e lavare i bambini, cosi
carina, calma e accondiscendente, ci opponiamo. Così come ci opponiamo
alla strumentalizzazione commerciale pubblicitaria del corpo della
donna e del nostro pride
.


Orgogliose di essere femministe,
incazzate, militanti, rumorose. Non avete ancora capito? NON ABBIAMO
PAURA DI FARE PAURA.


Ora che qualunque differenza è utile per
discriminare,
escludere dai dirittti e reprimere noi ci sentiamo tutte sulla stessa
barca, anzi, sullo stesso barcone. È per questo che chiediamo a tutte
di unirvi a noi per non lasciare che ci respingano e per continuare a
remare in
direzione
ostinata e contraria
.


Vi chiediamo di firmare il nostro
appello.


Vi invitamo ai workshop del 28 maggio
per discutere di
antifascismo viola, performare il genere, salute delle
donne,prevenzione e malattie sessualmente trasmissibili.


Vi chiediamo di unirvi a noi nella festa
di autofinanziamento che seguirà, ma soprattutto


di scendere in piazza insieme a noi il
30 maggio


Femministe, queer, antifascite,
antirazziste, antisessiste. Insieme, e troppe orgogliose.

Collettivo Tiresi@ , collettivo DeGeneri, collettivo Pachamama, Le
pulci nelle recchie, collettivo Napoli Internescional, Attac Napoli,
Laboratorio Occupato Insurgencia, C.AN.NA. collettivo
antiproibizionista napoletano, Spazio sociale Parco San Gennaro,
Orientale 2.0 in Onda, Radio Vostok, …

Posted in Generale.