Skip to content


Comunicato di Solidarietà ai Collettivi dell’Università La Sapienza di Roma

Al Coordinamento dei Collettivi della Sapienza.


Ai Compagni/e tutti/e.





Gli avvenimenti di cui siete stati vittime in questi giorni si inseriscono
all’interno di un contesto molto più ampio e complesso che ci riguarda tutti da
vicino.
Infatti, a parte Roma dove la situazione è seria e difficile, sempre più stiamo
assistendo ad un incremento di atti violenti ed intimidatori da parte di quella
manovalanza fascista tanto corteggiata dai gruppi di potere padronale e
politico, in vari luoghi del paese. Poche settimane fa è stato ucciso Nicola e
come Renato un anno fa la mano è sempre fascista. Le azioni compiute dai gruppi
fascisti si insinuano in un clima, altamente pericoloso, fomentato da
strumentalizzazioni politiche ed interessi particolari. I fatti accaduti a Napoli contro la componente Rom, e
contro i/le migranti in generale, mostrano come si sia attivato un razzismo di
massa all’interno della società italiana.


Pogrom, deportazioni, roghi non sono cosa nuova nella storia, ma oggi sembra
essere sottovalutata la diffusione e il ritorno di ideologie razziste di chiara
ed evidente matrice nazifascista. Del resto le sterili polemiche che in questi
giorni hanno attraversato in maniera del tutto strumentale i massmedia riguardo
i fatti accaduti alla Sapienza, al Pigneto, ma anche il tentativo di
giustificare i roghi ai campi Rom di Ponticelli, lo stesso linguaggio
utilizzato dall’opinione pubblica, gli evidenti tentativi di seppellire la vera
informazione
, dimostrano quanto sia mediocre il panorama  sociale e politico medio italiano. Panorama
nel quale ogni tentativo di neutralità, di spoliticizzazione e minimizzazione di
questi avvenimenti costituisce una posizione politica di parte che, non solo
legittima valori e pratiche politiche che in Italia sono anticostituzionali, ma
che tenta anche di risolvere la crisi di polarizzazione sociale che il paese
vive negando le responsabilità della classe dirigente e spostando il conflitto all’interno
del settore sociale che la subisce.

Quello a cui stiamo assistendo è una forte
offensiva reazionaria mossa da vari soggetti – padronato, Vaticano, fascisti e
opportunisti dell’ultima ora – nel tentativo di azzerare le conquiste ottenute
in anni di lotte sociali.
E’ di ieri la dichiarazione di Ratziger alla CEI in
cui si dimostra compiaciuto per il clima (securitario?violento?razzista?) che
si respira in Italia dall’avvento del Governo Berlusconi. E questo coinvolge
tutti: dalle donne ai/alle migranti, ai lavoratori e alle lavoratrici in generale,
gay e lesbiche, ma anche le comunità locali che cercano in tutti i modi di contrastare,
attraverso forme di partecipazione democratica dal basso, l’usurpazione dei
propri diritti e la militarizzazione dei propri territori. Del resto la criminalizzazione
delle lotte, dell’omosessualità e della diversità culturale, la retorica
familista e patriarcale così come i discorsi paternalisti di confindustria
costituiscono un’unica ideologia di conservazione dei privilegi e di
riproduzione dello status quo sociale ed economico.


Per far questo, e trovare legittimità, viene fomentato a sua volta un clima
esasperato di paura, odio, ignoranza, xenofobia e omofobia (solo in questi
ultimi giorni ci sono state aggressioni al circolo Mario Mieli, al giornalista
Christian Florise ad un gruppo di Tran al quartiere Predestino). E proprio in
questo terreno fertile che la manovalanza fascista prospera indisturbata, e
matura la consapevolezza di essere protetta e giustificata in ogni modo.

Riteniamo quindi che ci siano evidenti responsabilità
politiche e morali da parte delle istituzioni politiche, e che l’Università
debba essere, e rimanere, luogo libero di produzione del sapere, conoscenza,
idee, confronto, atti a contrastare queste pericolose tendenze, sia sul piano
pratico, sia sul piano politico, morale ed etico.

 

Considerato tutto ciò, vi esprimiamo la nostra piena
solidarietà, accanto alle compagne e ai compagni dei collettivi

 

I Compagni/e del Collettivo RadioAzioni.tk,

Collettivo femminista Degeneri,

Napoli, Università L’Orientale.

Posted in Generale.