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Il movimento resiste… E IL PAPA DESISTE!!!

Il papa si dice fortemente amareggiato di dover annullare la sua visita alla Sapienza.


 E si sa, mica è facile da accettare per la forza numero uno
dell’oscurantismo cattolico perdersi un occasione così succulenta per mettere piede in una delle più importanti università pubbliche e scandire due parole… giusto due… per non perdere lo smalto da cane da guardia dei peggiori diktat divini… due anatemi, un paio di sovvertimenti scientifici per amore del buondio, qualche ammonimento
alle donne, alle lesbiche, ai gay,quattro padrenostro, due avemaria e  il gioco è fatto. Studenti baciatemi le mani! anzi l’anello papale!


E invece no! Si da il caso che le studentesse e gli studenti della Sapienza insieme ai loro docenti hanno dato vita ad uno dei più interessanti dibattiti sulla natura di alcune imposizioni "/inspiegabili/".
Ma è possibile che ‘sto papa non sia stanco di pulpiti e balconi, la sua è ingordigia da palcoscenico? Quanto ancora dovrà bacchettare la vita di tutti coloro che scelgono liberamente? Quanto ancora dovrà occuparsi di questioni che non gli competono?


Fa un pò sorridere quello che spesso si sente dire da bocca dei più intransigenti cattolici, che le idee libertarie che si contrappongono a quella cattolica sono violente e prevaricatrici.

Fa sorridere perché l’università La Sapienza era già pronta ad ospitare un capo di stato e militarizzare un luogo destinato alla  cultura e alla formazione.


Fa sorridere perché ciò che risulta essere indesiderato ai più non si chiama visita, ma imposizione!


E’ con grande gioia quindi che apprendiamo la notizia della vittoria dei collettivi universitari, femministi e lgbtq..

è una vittoria di tutt*!

e ci mette di buon umore!
LAICITA’! AUTODETERMINAZIONE! ANTIFASCISMO!

Collettivo femminista Degeneri

 

Comunicato stampa
Coordinamento dei Collettivi de La sapienza: Ratzinger non viene, vince l’università! 
Ratzinger ha capito che l’arroganza non paga sempre. 
Vince l’università. Vincono gli studenti, i docenti, i ricercatori, le studentesse che rivendicano la difesa del diritto ad abortire, gli studenti omosessuali e delle studentesse lesbiche che rivendicano il diritto al riconosimento delle loro unioni.
Vinconop tutti coloro che in queste settimane si sono mobilitati contro l’idea che l’anno accademico venisse inaugurato da un papa oscurantista e reazionario, che propugna un’idea di cultura autoritaria e gerarchica della cultura che non è la nostra, non è quella che vogliamo nella nostra università, già martoriata da un decennio di disastrose riforme. Le autoesaltazioni ci piacciono sempre poco, in un’università che non ha nulla per cui esaltarsi. las celebrazione del  connubio tra un’università dequalificata che ci vuole tutti precari e un’ideologia reazionaria che ci vuole tutti fedeli e oppresse, era davvero troppo.
Per quasto abbiamo detto no. Nessuna censura. L’università è nostra, eravamo noi i censurati, se si pretende di imporci chi doveva venire ad inugurare il nostro anno accaemio. 
Ci siamo ripresi un diritto di scelta: la scelta di poter dire no, almeno su chi vorrebbe venire a "pontificare" nei nostri luoghi di studio. Una bella soddisfazione, prendersi un diritto di scelta con un papa come Ratzinger, che la libertà di scelta vuole toglierla a tutte/i.
Tutte le iniziative di mobilitazione di giovedì – compresa la "frocessione", che inizierà alle 14 – sono comunque confermate. Il 17 sarà ancor più la giornata dei diritti, degli studenti, delle donne, degli omosessuali e delle lesbiche, dei docenti e dei ricercatori liberi.

http://www.repubblica.it/2008/01/dirette/sezioni/esteri/papa/contestazioni-sapienza/index.html

Posted in Fuori i preti dalle mutande.