L’appello di Ruini, la moratoria di ferrara o la proposta alle camere di Bondi? È difficile dire quale di queste provocazioni sia più intollerabile. Leggiamo oggi del codice di autoregolamentazione che si sono posti gli ospedali della Lombardia che riducono a 22 settimane il limite per l’aborto ed inoltre impongono la rianimazione del feto anche per l’interruzione di gravidanza volontaria. Il codice è stato redatto da una donna Alessandra Kustermann, a capo del comitato lombardo per
Velroni durante le primarie del PD.
E’ troppo irritante il teatrino aperto all’interno del neonato squalotto bianco, ma è chiaro quanto abbia abboccato all’esca lanciata dal trio delle meraviglie. Era evidente che a rendere scivoloso il terreno di confronto all’inteno del pd potevano essere le donne, soprattutto alla luce di quanto
accaduto a novembre.
Il problema di tornare indietro di trentanni su scelte di democrazia, non è certo cruccio delle forze più reazionarie di questo paese, ma misurare la tenuta di un organizzazione politica discettando sul corpo delle donne e sulla salute di un eventuale nascituro mi pare quanto di più allarmante sia
accaduto negli ultimi anni. Sicuramente paragonabile alle commissioni di controllo sui consultori che qualche anno fa portarono in piazza le donne a Napoli e a Milano.
L’entusiasmo di novembre, le nuove relazioni istauratesi, dovrebbero darci degli strumenti per dare una nuova risposta forte agli ennesimi attacchi.
Inoltre è da sottolineare che una risposta pronta è già in cantiere da tempo: la NO VAT. Un appuntamento che dopo gli ultimi affondi delle gerarchie clerico-fasciste diventa ancora più importante per chi crede che autodeterminazione laicità e antifascismo sono le armi che abbiamo
per difenderci dall’oscurantismo dei tre porcellin ferrarra bondi e ruin.
13 Gennaio 2008
Assemblea Nazionale di preparazione del NO VAT (9 febbraio)
http://www.facciamobreccia.org/