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InLaicaFrocessione… alla faccia del papa!

 

Stamattina i collettivi universitari hanno occupato l’aula del senato accademico nel Rettorato della Sapienza per ottenere l’agibilità politica dell’Università e per poter manifestare contro la vistita del Papa all’apertura dell’anno accademico, contro gli attacchi della chiesa all’autodeterminazione delle donne, all’attacco contro la 194  e per la laicità dello stato.

 

 

comunicato di facciamo breccia

FACCIAMO BRECCIA NEI SAPERI: FUORI RATZINGER DALLE UNIVERSITÀ!

Il 17 gennaio Joseph Ratzinger è stato invitato come ospite d’onoreall’inaugurazione dell’anno accademico dell’università “la Sapienza” di Roma.Facciamo Breccia ritiene che tale scelta delle autorità accademiche legittimi ulteriormente l’invasione clericale in tutti gli ambiti della vita pubblica italiana, in particolare in quello dell’istruzione e formazione così come nella sanità, già fortemente presi di mira dal monarca vaticano.Al processo di confessionalizzazione della scuola pubblica, dalla materna in poi, attraverso l’imposizione del crocefisso nelle aule e i canali privilegiati per chi insegna religione si affiancano da tempo i lauti finanziamenti alle scuole private, anche religiose.In questo quadro, la presenza di Ratzinger in un luogo, l’accademia, chedovrebbe essere riservato alla elaborazione – laica! – dei saperi assume una particolare gravità. Si tratta di un’ulteriore pesante ingerenza da parte un capo religioso in un ambito già penalizzato dalla trasformazione dei saperi in merce.Il nuovo anno solare è stato inaugurato dall’ennesimo attacco all’autodeterminazione delle donne. Allo stesso modo si vuole inaugurare l’anno accademico con l’ennesimo attacco alla laicità dei saperi?L’alternativa alla scienza asservita al profitto e alla guerra non può e non deve essere la riduzione della scienza ad “ancella” della teologia, come vorrebbe l’imperialismo culturale e ideologico delle gerarchie vaticane.Cosa dirà Ratzinger a chi frequenta l’Università? Di praticare l’obiezione di coscienza contro la scienza priva di imprimatur religioso? Non è già ciò che accade nelle università cattoliche, abbondantemente foraggiate col denaro pubblico?È a questo che mira il rettore, Renato Guarini? O forse l’invito a Ratzingercontiene implicitamente la speranza che il pastore tedesco – difensore della “sacra famiglia” e dei privilegi ecclesiastici – dia la propria benedizione al corpo baronale della Sapienza implicato nell’indagine su Parentopoli, cioè sulla spartizione dei privilegi accademici fra familiari?

Per un’istruzione pubblica, laica e partecipata, contro ogni ingerenza religiosa e ogni dogmatismo, Facciamo Breccia aderisce alle iniziative di contestazione dei collettivi universitari e partecipa alla mobilitazione con una Layca Frocessione, per denunciare questa operazione politica che ha già un grave precedente nella “lectio magistralis” sui rapporti tra fede e ragione tenuta da Ratzinger all’università di Ratisbona.

 Come già abbiamo fatto in occasione della riunione decennale della Conferenza episcopale (Verona, 19 ottobre 2006), scegliamo questa modalità ironica per mettere a nudo tanto l’omofobia e misoginia delle gerarchie ecclesiastiche quanto i privilegi economici di cui gode il Vaticano.

E ricordiamo che il 9 febbraio scenderemo di nuovo in piazza a Roma con la manifestazione No Vat, che quest’anno avrà un respiro internazionale perché se l’Italia è il laboratorio privilegiato dell’egemonia vaticana, gli effetti di questa egemonia si manifestano su scala mondiale. 

Comunicato dei collettivi universitari della Sapienza

ANCORA?!?

In questo paese, in cui il clima è sempre più reazionario, familista e securitario, vede governo e chiesa andare a.braccetto; in cui il pacchetto sicurezza fa finta di risolvere il problema della violenza ma in realtà criminalizzai soggetti già marginalizzati, per di più alimentando il razzismo; in cui i d.i.c.o. , una proposta nata debole e subito accantonata, che avrebbero rappresentato solo unprimo passo verso i diritti lgbt, hanno invece suscitato reazioni fortemente contrarie evidenziando ilclima omofobo di questo paese; in cui le politiche di privatizzazione limitano l’accesso ai servizi sanitari; in cui la violenza contro le donne all’interno delle mura domestiche è la prima causa di morte; in cui un referendum popolare sulla procreazione medicalmente assistita viene stigmatizzato da unacampagna del movimento sulla vita;in cui tutti i soggetti che cercano di esprimere una sessualità diversa da quella eteronormalevengono criminalizzati, oppressi, negati; in cui l’università italiana è continuamente definanziata da un governo che preferisce aumentare le spese militari, a cui si aggiungono i continui e ingenti tagli al diritto allo studio,una didattica semprepiù dequalificata volta alla formazione di soli precari e una ricerca limitata agli interessi bellici,delle aziende e dei baronati, soggetta inoltre alle influenze delle gerarchie cattoliche.

In un’università che dovrebbe essere un luogo (e lo è sempre di meno) di crescita culturale, ricerca, critica consapevole e laica il Rettore de La "Sapienza" Renato Guarini ha pensato bene di invitare

per l’inaugurazione dell’anno accademico il 17 Gennaio 2008, Papa Joseph Ratzinger – comerappresentante (di chi?) contro la pena di morte-, il sindaco di Roma Walter Veltroni e il Ministro dell’Università Fabio Mussi.  

Un Papa che incarna uno dei poteri forti che fa di interiorizzazioni millenarie e moraliste la suabattaglia cattopolitica, rendendosi artefice di un forte arretramento culturale.Un Papa che, condannando secoli di crescita scientifica e culturale, afferma dogmi anacronisticiquali il creazionismo, attacca il libero pensiero scientifico e ci propone l’eterosessualità obbligata.Un Papa che vorrebbe relegare la donna ai soli ruoli di madre e moglie.Un sindaco che durante il suo mandato non ha fatto altro che legittimare politiche razziste e diemarginazione, non risolvere il problema degli affitti in nero e dei prezzi esorbitanti e inaccessibilidelle case, aprire le porte dei consultori ai rappresentanti del movimento per la vita limitando ancorauna volta l’autodeterminazione delle donne.Un ministro dell’università e della ricerca che incentiva il processo di selezione dentro l’università,aumentando i numeri chiusi alle lauree triennali e generalizzandoli alle specialistiche, impedendo di

fatto il completamento dei percorsi formativi.

 CONTRO QUESTA INTOLLERABILE VIA CRUCIS….A tutt* quelli che vogliono e pretendono un’università pubblica e partecipata e una società laica,proponiamo che il 17 gennaio si trasformi in una giornata di contro-inaugurazione, attraversata dainostri contenuti; una giornata comunicativa di controinformazione, di liberazione, disensibilizzazione e conflitto creativo.

Verso la NO VAT del 9 Febbraio, antifascismo-Laicità-autodeterminazione

 

frocessione

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