Pride napoli 2009. Comunicato: ridiamo di chi vuole limitare la partecipazione al Napoli Pride 2009
Apprendiamo in queste ore la diffida fatta dagli organizzatori del Napoli Pride ad utilizzare il termine Pride in maniera non autorizzata e la promessa di seguire vie legali. E RIDIAMO !
Non sappiamo se qualcuno dell’organizzazione abbia già provveduto a registrare il marchio "PRIDE" come avvenuto in altri paesi e non vorremmo che avesse anche l’intenzione di vietare ad una donna, una lesbica, una trans, un gay, una lavoratrice, una precaria, una studentessa, una sieropositiva, di rivendicare con ORGOGLIO la propria condizione e la propria voglia di lottare.
Con queste azioni l’organizzazione del Napoli Pride vuole vietare che si facciano attività di autofinanziamento per uno spezzone antifascista antirazzista e antisessista che i collettivi sociali della città di napoli stanno mettendo in piedi.
Oggi, ancora di più, rilanciamo il nostro barcone (simbolo del Copy left Pride) che
viaggia in direzione ostinata e contraria alle politiche securitarie e
fasciste del Governo, all’oppressione e la repressione, e contro ogni
speculazione elettorale e commerciale DEL NOSTRO PRIDE.
Orgogliosamente antifasciste antirazziste antisessite per un COPYLEFT PRIDE
Il comitato organizzatore del Copy-Left Pride
Collettivo Tiresi@ , Collettivo DeGeneri, Collettivo Pachamama, Le
pulci nelle recchie, Collettivo Napoli Internescional, Attac Napoli,
Laboratorio Occupato Insurgencia, C.AN.NA. Collettivo
Antiproibizionista Napoletano, Spazio Sociale Parco San Gennaro, Radio
Vostok, RadioAzioni, RdB/Cub Migranti Campania.
qui trovate il comunicato di I-ken
http://www.i-ken.org/blog/2009/05/il-caso-napoli-pride-dannobeffa/