Le donne
migranti affidano le loro vite e i risparmi di una vita a
lunghissimi viaggi. Alcune di
loro sono in possesso di un titolo di
studio alto, molte di loro
scappano dalla fame e dalla guerra, tutte
loro si lasciano alle spalle
gli affetti fiduciose di potersi costruire
una nuova esistenza.
L’arrivo in Italia invece è
tutt’altro. Alcune di loro sono private di
documenti e sottoposte a
tratta, oggetto di violenza di papponi e
clienti, molte di loro
lavorano nei campi, nelle fabbriche, nelle
cooperative di pulizia e
nelle case degli italiani per fare lavori che
nessun italian@ farebbe a
quelle condizioni e a quel prezzo, tutte loro
sono sottoposte a leggi
discriminanti in una società legittimata ad
essere sempre più maschilista
razzista e piena d’odio.
In nome delle donne si vara
il pacchetto sicurezza, di questi giorni il
blocco dei flussi.
migranti affidano le loro vite e i risparmi di una vita a
lunghissimi viaggi. Alcune di
loro sono in possesso di un titolo di
studio alto, molte di loro
scappano dalla fame e dalla guerra, tutte
loro si lasciano alle spalle
gli affetti fiduciose di potersi costruire
una nuova esistenza.
L’arrivo in Italia invece è
tutt’altro. Alcune di loro sono private di
documenti e sottoposte a
tratta, oggetto di violenza di papponi e
clienti, molte di loro
lavorano nei campi, nelle fabbriche, nelle
cooperative di pulizia e
nelle case degli italiani per fare lavori che
nessun italian@ farebbe a
quelle condizioni e a quel prezzo, tutte loro
sono sottoposte a leggi
discriminanti in una società legittimata ad
essere sempre più maschilista
razzista e piena d’odio.
In nome delle donne si vara
il pacchetto sicurezza, di questi giorni il
blocco dei flussi.
Chiederemo
alle donne migranti quanto si sentono sicure in un paese che
le priva della
possibilità di regolarizzarsi, le priva quindi della casa
della salute e di
poter denunciare le violenze subite.
alle donne migranti quanto si sentono sicure in un paese che
le priva della
possibilità di regolarizzarsi, le priva quindi della casa
della salute e di
poter denunciare le violenze subite.
Proiezioni
interviste sul lavoro delle donne migranti.
Narrazioni
delle protagoniste delle migrazioni.
giovedì 20 Novembre
Orientale Occupata
Palazzo Corigliano p.zza san
domenico