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“E’ cominciata la liberazione di Materdei”

 

Comunicato Stampa
  

Stamattina 1000-1500 persone, tra movimenti sociali,
studenti, realtà e forze democratiche del quartiere (come i giovani del
Pd e del Prc), insieme  all’ANPI hanno manifestato a Materdei contro
l’insediamento in una struttura comunale di un gruppo neofascista
afferente a Casapound, organizzazione dell’estrema destra già nota per
organizzare conferenze e iniziative sull’eugenetica e sui contributi
del fascismo sulla selezione della razza (guarda)…

Il presidio, organizzato in pochi giorni, visti i
numeri si è trasformato in corteo ed ha attraversato Materdei,
comunicando con gli altri abitanti, lambendo la struttura occupata dai
neofascisti, difesa e blindata dalle camionette della
polizia. La mobilitazione è terminata poi al Museo Nazionale bloccando
l’incrocio per contestare al comune di Napoli il silenzio sul fatto che
chi propugna la selezione della razza gestisca una struttura
comunale…!

 
La manifestazione ha ribadito la solidarietà e la
vicinanza anche a quelle famiglie che pure a Materdei stanno occupando
dei piccoli appartamenti. Molte delle realtà partecipanti al corteo
hanno praticato e praticano lotte per il diritto alla casa e agli spazi
sociali.

Ma queste lotte mai possono essere strumentalizzate da
un gruppo neofascista per insediarsi in città! Abbiamo già visto a
Roma, nelle loro aree di insediamento, il moltiplicarsi di aggressioni
verso i migranti, gli omosessuali, gli studenti attivi nei movimenti…
Napoli non ha bisogno di questa gente! Non possiamo permettere che
quindici naziskin, accompagnati da qualche "camerata" di Salerno e (per
l’occasione) anche di Roma, cerchino di riportare in vita un fantasma
che la storia ha cancellato, ma che oggi si insinua nel clima di
rancore sociale e paura del diverso irresponsabilmente alimentato da
troppe forze politiche.

 
Quella di oggi è perciò la prima di una serie di iniziative
nel quartiere fino alle quattro giornate di Napoli e a una grande
manifestazione il 30 settembre per la quale facciamo appello alle altre
forze democratiche della città. Uno
"Jatevenne Day"
che deve segnare la liberazione da questa gente e dalla cultura della
prevaricazione e della tirannia di cui si sentono eredi. Iniziative che
toccheranno anche i bisogni sociali e politici che sono una necessaria
conquista per difendere e allargare gli spazi di democrazia reale.

 


 

Rete napoletana contro il neo-fascismo, il razzismo e il sessismo

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